Lo zafferano: alla scoperta dell’oro rosso

Lo zafferano: alla scoperta dell’oro rosso

Lo zafferano, conosciuto come “oro rosso“, è una delle spezie più preziose al mondo, con una storia millenaria che intreccia tradizioni culinarie, medicinali e profumiere. L’Iran, patria d’elezione di questa straordinaria spezia, produce oltre il 90% dello zafferano mondiale, con la regione del Khorasan che si distingue per la qualità superiore del suo prodotto.

Storia e origini dello zafferano iraniano

La coltivazione dello zafferano in Iran risale a oltre 3000 anni fa. I primi documenti che ne attestano l’uso risalgono all’epoca dell’impero achemenide (550-330 a.C.). Gli antichi persiani utilizzavano questa preziosa spezia per aveva molteplici impieghi: come tintura per tessuti pregiati, conferiva loro il caratteristico colore giallo-oro; come pigmento per le miniature persiane e i manoscritti preziosi; nella medicina tradizionale come antidepressivo naturale e per il trattamento di varie patologie, tra cui la peste; nei rituali religiosi il suo aroma intenso veniva considerato un ponte tra il mondo terreno e quello divino.

La preziosità dell’oro rosso

Lo zafferano viene definito “oro rosso” per diverse ragioni:

  • il suo prezzo al chilogrammo supera quello dell’oro;
  • il processo di raccolta e lavorazione è estremamente laborioso;
  • sono necessari circa 150.000 fiori per produrre un chilogrammo di stigmi;
  • la sua qualità e purezza sono parametri fondamentali per determinarne il valore;
  • il colore rosso intenso dei suoi stigmi è unico e inimitabile.

Coltivazione, raccolta e estrazione dell’essenza

Il processo di coltivazione e raccolta dello zafferano è un’arte che richiede pazienza e precisione. I bulbi vengono piantati in estate e la fioritura avviene in autunno. I fiori devono essere raccolti all’alba, quando sono ancora chiusi e gli stigmi vanno separati manualmente dal fiore. Infine, l’essiccazione deve avvenire immediatamente dopo la raccolta. L’essenza di zafferano per la profumeria viene ottenuta attraverso diversi metodi: la distillazione in corrente di vapore, l’estrazione con solventi e più recentemente con le tecniche di CO2 supercritica, un processo delicato e costoso, ma fondamentale per preservare tutte le sfaccettature olfattive di questa preziosa spezia.

Lo zafferano in profumeria

In profumeria, lo zafferano è apprezzato per il suo profilo olfattivo unico e complesso. Le sue note sono speziate e calde, leggermente metalliche, cuoiate, legnose, dolci e terrose. Questa spezia si combina magnificamente con note floreali come rosa, gelsomino, iris; legni preziosi come oud, sandalo, cedro; spezie come cardamomo, cannella, vaniglia; note ambrate, note muschiate e note balsamiche come mirra e incenso.

Nei profumi maschili lo zafferano viene spesso utilizzato per conferire profondità a composizioni speziate, per arricchire accordi legnosi oppure per creare contrasti con note fresche e aromatiche. Nelle fragranze femminili invece lo zafferano viene impiegato per aggiungere un po’ di mistero a bouquet floreali, per creare composizioni orientali sofisticate, per donare carattere a base ambrate e vaniglia.

The Merchant of Venice e lo zafferano iraniano

The Merchant of Venice utilizza lo zafferano iraniano in diverse delle sue creazioni più prestigiose. Byzantium Saffron è un omaggio diretto all’oro rosso dell’Iran, dove la spezia è protagonista assoluta. Liberty è una fragranza mistica e raffinata che racchiude un accordo caldo e speziato di zafferano combinato con un delicato giglio bianco.

 

Queste creazioni testimoniano come lo zafferano iraniano continui a essere un ingrediente fondamentale nella profumeria di lusso contemporanea, capace di donare alle composizioni un carattere unico e prezioso, proprio come la sua storia millenaria.